Oxyde Marron Sup. F110

Usi previsti: Materia prima per il settore pittura e vernici, carta, plastica, cemento, etc.

 

1)      ELEMENTI IDENTIFICATORI DEL PRODOTTO:

  • Denominazione commerciale: marron ossido sup.f.110
  • Identificazione del produttore:

DOLCI COLORI SRL

Via Cantarane 16 – 37129 Verona

Tel 045 8007126 fax 045 8044204

e-mail : info@dolcicolor.it

Responsabile: Dolci Giuliano

 

2)      CLASSIFICAZIONE DI PERICOLOSITA’ – INDICAZIONE DEI PERICOLI

  • L’ossido di ferro marrone non è classificato tra le sostanze pericolose (dalla direttiva 67/548/CEE), ma non è utilizzabile in settori quali  quello farmaceutico, cosmetico, alimentare, mangimi e settori affini.
  • L’ossido di ferro marrone non dà luogo a particolari problemi per la salute, ma essendo un prodotto in polvere estremamente fine va trattato con i dovuti riguardi perché non si disperda nell’ambiente. Il contatto del prodotto per azione meccanica può provocare: irritazione delle pelli sensibili, irritazione e lacrimazione degli occhi; l’inalazione può provocare tosse, starnuti; l’ingestione può provocare dolori di stomaco, vomito , diarrea..

 

3)      COMPOSIZIONE:

  • Denominazione chimica  :    Ossido di ferro
  • Formula chimica                       :    a x Fe2O3H2O + b x Fe2O3  + c x Fe3O4
  • Colour index                 :    Mix :  Pigment Red 101  (77491),

  Pigment Black 11  (77499),

  Pigment Yellow 42  (77492) 

 

4)      NORME DI PRONTO SOCCORSO

  • Il prodotto, non appartenendo alle sostanze pericolose, non necessita di particolari precauzioni. Valgono le seguenti raccomandazioni:
  • Ingestione                       : Il pigmento non viene assimilato dall’organismo, bere molta acqua ma non far bere se la persona è incosciente
  • Contatto con gli occhi    : Lavare abbondantemente  con acqua sollevando le palpebre.
  • Contatto con la pelle      : Lavare con acqua e sapone.
  • Inalazione          : Espettorare e allontanarsi dall’ambiente polveroso, se dovessero persistere difficoltà di respirazione, consultare il medico

 

5)      MISURE ANTINCENDIO

·         L’ossido di ferro marrone non è infiammabile, perciò un eventuale inizio di incendio nel magazzino di stoccaggio dello stesso può essere estinto con qualsiasi mezzo, anche con acqua nebulizzata

·         I pompieri devono usare un respiratore ad aria

 

6)      MISURE IN CASO DI FUORIUSCITE ACCIDENTALI

  • Protezioni  Personale

Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi. Indossare maschera antipolvere se necessario.

  • Protezione Ambientale

Evitare che il materiale penetri nelle fognature,nel suolo o nelle acque.

  • Modalità di pulizia

Pulire con l’aspirapolvere se asciutto, smaltire tramite discariche autorizzate se il materiale è umido e assorbito da altri materiali, evitare lo sviluppo di polvere.

 

7)      MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO

·         La  movimentazione di tale pigmento non presenta particolari problematiche. Le confezioni possono essere le seguenti:

  • Sacchi carta multifogli da 25 Kg , eventualmente avvolti da film di polietilene..
  • Sacconi a struttura non rigida di pesi varianti dai 500 Kg ai 1000 Kg .

·         Possibili scariche elettrostatiche nella manipolazione o scarico dei sacconi, e nella rimozione dai bancali del film di polietilene. Tali operazioni devono essere effettuate lontano da vapori infiammabili.

·         Immagazzinare in luogo asciutto, tenere separato dalle sostanze soggette a decomposizione catalitica provocata dalla polvere, come i perossidi.

·         Il prodotto non è infiammabile.

 

8)      CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE E PROTEZIONE INDIVIDUALE

  • Il valore limite di soglia, T.L.V/T.W.A., per questo materiale risulta:
  • T.L.V/T.W.A.:   5  mg/m³        T.W.A. (come ossido di ferro in polvere)
  • “T.L.V./ T.W.A”  (Valore Limite di Soglia – Media Ponderata nel Tempo): concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa convenzionale di otto ore e su 40 ore lavorative settimanali, alla quale si ritiene che quasi tutti i dipendenti possono essere ripetutamente esposti, giorno dopo giorno, senza effetti negativi.

Consigliamo le seguenti protezioni individuali:

  • protezione con maschera antipolvere (P1)
  • protezione degli occhi mediante occhiali di sicurezza (DPI)
  • protezione della pelle mediante indumenti poco permeabili alla polvere
  • protezione ambientale (nelle zone di lavoro) mediante sistemi di aspirazione e abbattimento delle poveri al fine di evitare di disperdere le  stesse nell’ambiente di lavoro o all’esterno dello stesso
  • Il TVL-TWA  (valore limite di soglia- media ponderata nel tempo)  indica la concentrazione media ponderata nel tempo per una giornata lavorativa di 8 ore e per 40 ore lavorative settimanali a cui quasi tutti i lavoratori possono essere esposti ripetutamente, giorno dopo giorno, senza effetti negativi.

 

9)      PROPRIETA’ CHIMICO – FISICHE

  Aspetto                            :   polvere impalpabile

  Colore                              :   marrone

  Odore                               :   nessuno

   pH                                   :   3,5- 7,0

   Punto di fusione              :   n.a

   Punto di infiammabilità  :   non infiammabile

   Autoinfiammabilità         :  assente

                 Infiammabilità                 :   il prodotto è incombustibile

                 Proprietà esplosive          :   n.a.

                 Proprietà comburenti       :   n.a.

                 Tensione di vapore          :   n.a.

                 Densità                             :  4,5 – 5,0 g/ml

                 Peso specifico apparente :   0,4 – 1,0 kg/l

                 Viscosità                          :   non applicabile

                 Solubilità                         :   insolubile in acqua e solventi organici; solubile in acidi.

        

10)  STABILITA’ – REATTIVITA’

  • Gli ossidi sintetici marroni non danno luogo a reazioni pericolose e sono stabili fino ad una temperatura aggirantesi sui 170°C. Al di sopra di tale soglia il pigmento vira verso tonalità rossastre. Prodotti soggetti a decomposizione catalitica provocata dalla polvere , come i perossidi.
  • Non risultano, secondo le ns. conoscenze, prodotti di decomposizione pericolosi in normali condizioni di stoccaggio ed utilizzo

 

11)  INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE

  • In base a dati sperimentali si può informare che la tossicità ha fornito le seguenti indicazioni:

                                                            LD50  ³5 g / kg di ratto

  • Per questo prodotto non esistono in letteratura notizie su possibili effetti acuti o cronici legati ad esso.

 

 

 

12)  INFORMAZIONI DI CARATTERE ECOLOGICO

  • Tossicità batteriologica : nessuna informazione disponibile
  • Degradabilità: dato non disponibile
  • Potenziale di bioaccumolo: dato non disponibile
  • Evitare   contaminazione  di  terreni  non  disperdere  in corsi d’acqua. Il pigmento è insolubile in acqua , il suo recupero può essere ottenuto per sedimentazione.

 

13)  INFORMAZIONI SULLO SMALTIMENTO

  • Sia  l’ ossido  di ferro  sia  i  suoi  imballaggi  possono  essere smaltiti come rifiuti non pericolosi  in discariche controllate.
  • In base alle attuali ns. conoscenze, questo prodotto non è incluso tra i rifiuti pericolosi (direttiva UE91/689/EC)

 

14)  INFORMAZIONI SUL TRASPORTO

  • L’ossido di ferro non è incluso nell’elenco dei prodotti che richiedono particolari precauzioni durante il trasporto.(GGVSE, IMDG, IATA, ADR/RID, ADNR).

 

15)  INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE

La presente scheda è stata compilata in accordo con la Direttiva Comunitaria 2001/58/CE

Gli ossidi di ferro non sono classificati pericolosi dalla Direttiva 67/548/CE

 

      Riferimenti legislativi in materia :

       D.P.R. 547/55   Norme per la prevenzione degli infortuni sul  lavoro

       D.P.R. 203/88   Emissioni in atmosfera

       D.Lgs  626/94   Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro

       D.Lgs  242/96   Modifiche ed integrazioni D.Lgs 626/94

       D.Lgs   22/97   Attuazione  delle  direttive  91/156/CEE,91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62 CE sugli 

                                 imballaggi e sui rifiuti di imballaggio.

       D.Lgs   52/97   Attuazione  della  direttiva  92/32/CEE  concernente  la   classificazione,  imballaggio    ed

                                etichettatura delle sostanze pericolose

Decreto Ministeriale del 4/4/97

                                Attuazione   dell’  art.  25,  commi  1 e 2  del decreto legislativo 3/2/97, n. 52, concernente classificazione imballaggio ed  etichettatura delle sostanze pericolose, relativamente alla scheda informativa in materia di sicurezza.

 

Decreto Ministeriale del 28/4/97

                                Attuazione   dell’ art. 37,  commi  1 e 2 , del decreto legislativo 3/2/97 , n. 52, concernente classificazione imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose.

 

Decreto Ministeriale del 5/2/98

                             Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai   sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5/2/97, n. 22

 

Decreto legislativo 285 del 16/7/98

                       Attuazione di direttive comunitarie in materia di classificazione , imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi a norma dell’art. 38 della legge 24/4/98 n. 128.

 

Decreto Legislativo n. 152 del 11/5/99

                       Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque refluee urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole.

 

Decreto Legislativo 372 del 4/8/99

                       Attuazione    della     direttiva   96/61/CE   relativa    alla   prevenzione   e   riduzione   integrante dell’inquinamento (IPPC).

 

 

Decreto Legislativo  25 del 2/2/02

                       Attuazione della direttiva 98/24/CE sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi da agenti chimici durante il lavoro.

            Normativa europea di riferimento

 

Direttiva 67/548/CEE del 27/6/67

Direttiva del Consiglio del 27/6/67 concernente il riavvicinamento delle disposizioni legislative regolamentari ed amministrative relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura delle sostanze pericolose.

Direttiva 2001/58/CE Schede di sicurezza

Direttiva 1999/45/CE Classificazione ,etichettatura, imballaggio dei preparati pericolosi.

Direttiva 2001/59/CE recante ventottesimo adeguamento della Direttiva 67/548/CEE.

Decisione 2001/118/CE Registro europeo dei rifiuti

 

16)  ALTRE INFORMAZIONI

  • La presente scheda è stata elaborata al meglio delle conoscenze e sulla base delle fonti di informazione attualmente disponibili.
  • Non si assume tuttavia alcuna responsabilità per la sua eventuale incompletezza o inesattezza.